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IL CAFFE'
Così come accade per il cibo, anche intorno ad alcune delle nostre bevande più comuni esistono molte leggende e molta confusione. Il caffè, per esempio, è condannato a causa della "caffeino-fobia".
Il caffè si origina dalla macinazione dei semi di alberi tropicali che appartengono al genere Coffea (ne esistono circa 13.500 specie) e le specie più diffuse sono quella "arabica" (Coffea Arabica) e quella "robusta" (Coffea Canephora). Entrambe differiscono per contenuto di caffeina, di zuccheri e per il gusto e aroma. Infatti la specie Arabica (che è quella più diffusa) è più aromatica, più delicata e meno amara della specie Robusta, inoltre ha un contenuto di caffeina inferiore ma più zuccheri. La specie Robusta, invece, è più amara, più astringente è più ricca di caffeina.
Perché il caffè è così popolare?
Il caffè contiene poche calorie (che dipendono solo da quanta panna, quanto latte o quanto zucchero aggiungete), il suo sapore piace molto alla gente, aiuta a star svegli, aumenta la resistenza e allevia il mal di testa. Nel nostro paese l'intervallo per il caffè è un'abitudine diffusa e serve a "tirarsi su" e ad affrontare il lavoro successivo.
La principale ragione della persistente popolarità del caffè è da collegarsi al fatto che contiene caffeina.
Quali effetti produce sull'organismo la caffeina?
La caffeina può agire come un diuretico, come un blando antidepressivo, come un inibitore dell'appetito e come uno stimolante. Essa stimola il sistema nervoso centrale, il cuore e l'intensità del metabolismo corporeo. La caffeina non viene accumulata nei tessuti ma viene metabolizzata in maniera molto efficiente: quando è ingerita bastano pochi secondi perché raggiunga il cervello e pochi minuti perché compaia in tutti gli altri tessuti corporei. Successivamente viene eliminata per escrezione (ma questo accade più lentamente negli anziani).
Gli effetti metabolici della caffeina dipendono sia dal dosaggio che dalla tolleranza individuale e dallo stato di salute: l'adulto medio in buono stato di salute è meno sensibile alla caffeina di quanto lo siano i bambini e gli anziani. Si discute anche se la caffeina possa avere effetti dannosi sul feto prima della nascita, dato che essa è in grado di attraversare la placenta e di accumularsi nei tessuti cerebrali del feto, dai quali viene eliminata in un tempo da 20 a 30 volte più lungo di quello che serve, per la stessa operazione, nell'adulto.
E' vero che il caffè produce "scatto" ed energia?
Il caffè non contiene calorie (solo 2 calorie per tazza) ma gli effetti della caffeina possono servire per "tirare su" rapidamente. Dosi moderate possono accrescere notevolmente l'efficienza lavorativa e prolungare le prestazioni fisiche senza effetti sensibili sulla coordinazione motoria.
Un caffè preso all'ora di andare a letto può tenere svegli tutta la notte
Mentre alcuni sostengono che la caffeina non ostacoli mai il loro sonno, c'è molta gente che concorda nel dire che bere caffè a cena o prima di andare a dormire li può tenere svegli. ma anche coloro che non constatano disturbi del sonno possono tardare ad addormentarsi e possono avere un sonno più leggero quando prendono un caffè al momento di andare a letto.
Che cos'è il "nervosismo da caffè"?
E' un fenomeno che può verificarsi in persone sensibili che bevono più di quattro o cinque tazze di caffè al giorno (oppure 10-12 tazze di caffè solubile), 10-12 tazze di tè o una quindicina di lattine di bevande analcoliche caffeinate. Ci sono persone che reagiscono a quantità minori.
I sintomi comprendono irritabilità, tremori, scarsa coordinazione motoria, insonnia, disturbi visivi e ronzio alle orecchie, tanto che il "nervosismo da caffè" è talvolta confuso con una reazione da ansia. L'abuso cronico di caffè può aggravare le psicosi nei malati di mente.
La caffeina può irritare lo stomaco?
Alcune persone con problemi gastrointestinali (ulcera, tendenza alla colite, inclinazione alla nausea, reflusso gastroesofageo) dovrebbero evitare la caffeina in quanto stimola le secrezioni acide gastriche che possono irritare lo stomaco. Cosicché, sebbene non esistano prove che la caffeina causi realmente ulcere o altre malattie gastrointestinali, essa può aggravare quelle già esistenti.
ATTENZIONE: meglio prendere il caffè a fine pasto che a digiuno per graduare l'assorbimento e quindi gli effetti della caffeina!
Il caffè si origina dalla macinazione dei semi di alberi tropicali che appartengono al genere Coffea (ne esistono circa 13.500 specie) e le specie più diffuse sono quella "arabica" (Coffea Arabica) e quella "robusta" (Coffea Canephora). Entrambe differiscono per contenuto di caffeina, di zuccheri e per il gusto e aroma. Infatti la specie Arabica (che è quella più diffusa) è più aromatica, più delicata e meno amara della specie Robusta, inoltre ha un contenuto di caffeina inferiore ma più zuccheri. La specie Robusta, invece, è più amara, più astringente è più ricca di caffeina.
Perché il caffè è così popolare?
Il caffè contiene poche calorie (che dipendono solo da quanta panna, quanto latte o quanto zucchero aggiungete), il suo sapore piace molto alla gente, aiuta a star svegli, aumenta la resistenza e allevia il mal di testa. Nel nostro paese l'intervallo per il caffè è un'abitudine diffusa e serve a "tirarsi su" e ad affrontare il lavoro successivo.
La principale ragione della persistente popolarità del caffè è da collegarsi al fatto che contiene caffeina.
Quali effetti produce sull'organismo la caffeina?
La caffeina può agire come un diuretico, come un blando antidepressivo, come un inibitore dell'appetito e come uno stimolante. Essa stimola il sistema nervoso centrale, il cuore e l'intensità del metabolismo corporeo. La caffeina non viene accumulata nei tessuti ma viene metabolizzata in maniera molto efficiente: quando è ingerita bastano pochi secondi perché raggiunga il cervello e pochi minuti perché compaia in tutti gli altri tessuti corporei. Successivamente viene eliminata per escrezione (ma questo accade più lentamente negli anziani).
Gli effetti metabolici della caffeina dipendono sia dal dosaggio che dalla tolleranza individuale e dallo stato di salute: l'adulto medio in buono stato di salute è meno sensibile alla caffeina di quanto lo siano i bambini e gli anziani. Si discute anche se la caffeina possa avere effetti dannosi sul feto prima della nascita, dato che essa è in grado di attraversare la placenta e di accumularsi nei tessuti cerebrali del feto, dai quali viene eliminata in un tempo da 20 a 30 volte più lungo di quello che serve, per la stessa operazione, nell'adulto.
E' vero che il caffè produce "scatto" ed energia?
Il caffè non contiene calorie (solo 2 calorie per tazza) ma gli effetti della caffeina possono servire per "tirare su" rapidamente. Dosi moderate possono accrescere notevolmente l'efficienza lavorativa e prolungare le prestazioni fisiche senza effetti sensibili sulla coordinazione motoria.
Un caffè preso all'ora di andare a letto può tenere svegli tutta la notte
Mentre alcuni sostengono che la caffeina non ostacoli mai il loro sonno, c'è molta gente che concorda nel dire che bere caffè a cena o prima di andare a dormire li può tenere svegli. ma anche coloro che non constatano disturbi del sonno possono tardare ad addormentarsi e possono avere un sonno più leggero quando prendono un caffè al momento di andare a letto.
Che cos'è il "nervosismo da caffè"?
E' un fenomeno che può verificarsi in persone sensibili che bevono più di quattro o cinque tazze di caffè al giorno (oppure 10-12 tazze di caffè solubile), 10-12 tazze di tè o una quindicina di lattine di bevande analcoliche caffeinate. Ci sono persone che reagiscono a quantità minori.
I sintomi comprendono irritabilità, tremori, scarsa coordinazione motoria, insonnia, disturbi visivi e ronzio alle orecchie, tanto che il "nervosismo da caffè" è talvolta confuso con una reazione da ansia. L'abuso cronico di caffè può aggravare le psicosi nei malati di mente.
La caffeina può irritare lo stomaco?
Alcune persone con problemi gastrointestinali (ulcera, tendenza alla colite, inclinazione alla nausea, reflusso gastroesofageo) dovrebbero evitare la caffeina in quanto stimola le secrezioni acide gastriche che possono irritare lo stomaco. Cosicché, sebbene non esistano prove che la caffeina causi realmente ulcere o altre malattie gastrointestinali, essa può aggravare quelle già esistenti.
ATTENZIONE: meglio prendere il caffè a fine pasto che a digiuno per graduare l'assorbimento e quindi gli effetti della caffeina!
Dott.ssa Marina Mautone - N. Iscrizione Ordine Nazionale dei Biologi: 057846 - P.IVA: 05793751214