|
|
|
|
In questa pagina sono riportate le domande poste più frequentemente
Qual è la differenza tra nutrizionista e dietologo?
Il nutrizionista è un biologo che può aver conseguito anche la Specializzazione in Scienza dell'Alimentazione. Il nutrizionista è in grado di fare valutazioni nutrizionali e antropometriche, di elaborare diete personalizzate anche in caso di patologie accertate, senza l'ausilio di farmaci ma solamente seguendo un percorso di educazione alimentare (alimentazione e stile di vita corretti).
Il dietologo è un medico che ha conseguito la Scuola di Specializzazione in Scienza dell'Alimentazione (la stessa del biologo) che, oltre ad avere le stesse competenze del biologo, può trattare con farmaci.
Il dietologo è un medico che ha conseguito la Scuola di Specializzazione in Scienza dell'Alimentazione (la stessa del biologo) che, oltre ad avere le stesse competenze del biologo, può trattare con farmaci.
I cibi light fanno dimagrire?
I cosiddetti alimenti "light" sono meno calorici ma il fatto che apportino meno calorie non significano che facciano dimagrire di per sé. Spesso si tende a mangiarne in maggiori quantità proprio perché considerati "leggeri", vanificando così l'effetto. Tuttavia risultano utili se si ha la necessità di ridurre l'apporto calorico (obesità, sovrappeso, diabete, ecc.).
I prodotti integrali sono meno calorici dei corrispettivi raffinati?
No. I prodotti integrali hanno le stesse calorie dei corrispettivi raffinati ma garantiscono un buon apporto di fibre che danno un maggior senso di sazietà e agevolano la digestione.
Esistono oli dietetici?
L'olio (di oliva o di semi) è un grasso e come tale è molto ricco di calorie. Non esistono, perciò, oli dietetici nel senso di ipocalorici. Gli oli cosiddetti "dietetici" sono quelli che vengono integrati con vitamine.
Per dimagrire bisogna eliminare i carboidrati?
No. Basta regolarsi nel consumo. I carboidrati devono costituire circa il 55-60% dell'apporto energetico totale. La mancanza dei carboidrati nell'alimentazione comporta l'utilizzo delle proteine (e quindi di massa magra) come fonte energetica: le cellule utilizzano il glucosio (costituente dei carboidrati) come carburante per svolgere le proprie funzioni e in mancanza di esso è più agevole trasformare le proteine in glucosio prima di arrivare ad intaccare le riserve di grasso. Considerando che il maggior consumo di calorie avviene proprio grazie ai muscoli, risulta evidente come un depauperamento delle riserve proteiche, costituenti dei muscoli, provochi una deleteria riduzione del consumo calorico. In parole povere si perde massa magra e si bruciano meno calorie.
Mangiare a qualsiasi ora fa male?
Si. E' opportuno regolare l'assunzione degli alimenti seguendo i ritmi biologici dell'organismo. A seconda delle ore del giorno e delle stagioni, infatti, variano l'attività del sistema ormonale e del sistema nervoso autonomo. In generale è consigliabile suddividere la quantità totale degli alimenti in tre pasti principali intercalati da due spuntini per fornire un apporto costante di glucidi ed evitare i picchi di glicemia dopo i pasti e le ipoglicemie tra un pasto e l'altro.
Sostituire lo zucchero da tavola con il fruttosio può veramente aiutare a ridurre le calorie?
Non ci sono validi motivi per usare il fruttosio come aiuto nel seguire una dieta. Il fruttosio fornisce il medesimo numero di calorie per porzione del saccarosio (zucchero da tavola) ma, per il fatto che è un po' più dolce del saccarosio, teoricamente ne occorre una quantità minore per addolcire alcuni cibi. Sfortunatamente il fruttosio perde una parte del suo potere dolcificante quando viene aggiunto a bevande calde o a cibi in forno, o quando viene mescolato a prodotti non acidi. A meno che le calorie non vengano limitate in altro modo, l'inclusione del fruttosio nella dieta non può risolvere un problema di peso.
Dott.ssa Marina Mautone - N. Iscrizione Ordine Nazionale dei Biologi: 057846 - P.IVA: 05793751214